Reseña del libro "Donne che ballano coi lupi: Dieci monologhi al femminile (en Italiano)"
Penelope, Beatrice, Isabella Andreini, Jane Austen, Mary Shelley, Sophie Taeuber Arp, Gudrun Ensslin, Una ragazza vittima del G8 di Genova, Una vittima di mafia...Donne intrepide, donne audaci, donne appassionate e idealiste, donne sole. Enrico Bernard è da sempre affascinato dall'universo femminile e ce lo racconta da molti anni a modo suo, da vari punti di vista. Un modo asciutto, privo di orpelli, enfatici rimandi o di retorici arabeschi drammaturgici, un modo crudo, diretto, essen-ziale in uno spazio scenico altrettanto severo, rigoroso e per questo più efficace. E lo fa anche con i testi che compongono l'Eterno femminino ovvero, come recita il nuovo titolo della nuova raccolta, con queste Donne che ballano coi lupi. Come in precedenti lavori scritti e diretti da Bernard, le sue creature incarnano eroine con e senza gloria, pasionarie con e senza sogni, protagoniste tutto sommato senza ribalta, soprattutto visionarie, questo sì, senza speranze: anche stavolta donne che corrono coi lupi, che si sacrificano su improbabili altari di ideali irraggiungibili e che vivono i loro sentimenti fino alla disperata, devastante solitudine.